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hAIr o sperimentare musical con le Intelligenze Artificiali

L’autore e regista Will Mc Fadden ha realizzato, prodotto e messo in gara in un festival californiano un piccolo musical, “My Little A.I.”. La particolarità è che non solo l’opera parla di Intelligenza Artificiale ma è stata realizzata con l’ausilio di ChatGPT, l’IA generativa al momento più famosa.

Il musical è stato il successo della serata, passando alla fase finale.

Mc Fadden conosce i rischi di fare sperimentazioni “pubbliche” con l’IA come aiutante, in un momento in cui il sentimento comune tra autori e sceneggiatori è improntato alla diffidenza se non all’ostilità verso le IA. Le sue dichiarazioni sono timide, quasi impaurite.

Ho usato ChatGPT per aiutarmi a creare questo spettacolo e, per essere chiari, la sceneggiatura che ha generato non è buona secondo me. I personaggi sono unidimensionali, i dialoghi sono goffi e molti testi non hanno davvero senso. Sono andato avanti e ho prodotto lo spettacolo per evidenziare i punti deboli e i limiti dell’intelligenza artificiale quando si tratta di lavoro creativo”, ha detto a The Hollywood Reporter dopo lo spettacolo. “L’unico motivo per cui questo spettacolo funziona e si riunisce in modo coeso è grazie alla creatività, al talento e all’immaginazione di tutti gli esseri umani coinvolti. Ma questi strumenti sono qui e non scompariranno, quindi sto facendo quello che posso per capirli e utilizzarli in modo da poter fare tutto il possibile per resistere alla loro sostituzione”.

Conclude affermando in maniera cautelativa: “La mia speranza è che questi potenti strumenti possano essere utilizzati dai creatori per migliorare il proprio lavoro o produrre contenuti che in precedenza sarebbero stati troppo costosi o dispendiosi in termini di tempo per essere creati, e non utilizzati per sostituire gli artisti e aumentare i profitti.

Quel che manca, in questi esperimenti, è un approccio più trasparente (oserei dire scientifico): come hai utilizzato ChatGPT? Attraverso quali prompt si è guidata l’IA per raggiungere il risultato? Quali parti sono state utilizzate integralmente, quali modificate dall’autore “umano”, quali ignorate? Si è pensato di effettuare un’operazione di fine tuning, offrendo esempi di sceneggiature di musical (magari dell’autore stesso, di altri autori con il loro consenso o libere da copyright)?

Raccogliere un corpus di sperimentazioni ricche di informazioni, dati, riflessioni sulla loro esecuzione può aiutare non solo a ottenere risultati migliori (consentendo un giudizio più onesto sulle attuali capacità dell IA generative in questi contesti) ma anche per aiutare a regolamentare l’utilizzo delle IA in campo creativo e indirizzare i futuri accordi tra le parti in causa (compagnie tech, autori, produzioni ecc).

Immagine generata con Stable Diffusion